PFW OTTOBRE 2015 – GIORNO 2

Nonostante i tempi pretendano ultimamente dalle passerelle il minimalismo più estremo e il minimo decoro Alessandro Dell’Acqua per Rochas ha creato un’esplosione di decori, colori, abbellimenti e strutture della vecchia scuola couture.  Dell’Acqua ha scelto come musa per la prossima estate Gala Dalì, moglie del celebre Salvador, e punto di riferimento negli anni per molti stilisti. Ecco allora arrivare come in un sogno surrealista, un mondo artificioso e artificiale dove l’esagerazione si calibra con le linee e le forme creando per ogni singolo pezzo una storia ed un fascino a parte.

 

rochas

 

Dopo la passerella della scorsa primavera Goga Ashkenazi direttore creativo di Vionnet aveva deciso di arruolare nel team creativo Hussein Chalayan che di recente aveva disegnato due collezioni demi-couture di Vionnet. L’ingresso di Chalayan si è dimostrato essere una mossa furba, che ha determinato una chiara differenza nella complessità degli abiti iniziando dalla plissettatura di pregio che insieme alla naturale eleganza di Vionnet hanno offerto una passerella elegantissima.

 

vionnet

 

 

Tema orientale per Martin Margiela che gioca con gli abiti in maniera incantevole creando una passerella elegante e teatrale. Eccentrici e audaci gli abiti si mostrano composti da tessuti finissimi e decorazioni insolite. Una passerella che segue il gusto del designer della maison John Galliano che a fine sfilata non è uscito a salutare in passerella, in omaggio al defunto fondatore della casa di moda, Martin Margiela, che non appariva mai personalmente.

 

 

maison margiela

 

 

Un ritorno alle origini, invece, per Cédric Charlier che portato in passerella una lezione magistrale sull’arte della semplicità. Attratto dal lavoro del pittore astratto Victor Pasmore ha creato una linea di abiti ariosi in tonalità pastello, punteggiati da tocchi di indaco, ocra e verde bosco.

 

 

cedric charlie

 

 

Passerelle tanto differenti fra loro e con tante proposte che spazzano via un primo giorno deludente, quello che a posteriori può essere considerato il Travelling day, giorno di passaggio fra una città all’altra pensato per gli addetti ai lavori, per  eccellenza di queste 4 settimane.

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