NYFW Settembre 2015 – Giorno 2

La seconda giornata della fashion week americana non delude a suon di grandi nomi della passerella, spettacoli poetici e conferme di stile da parte dei nuovi arrivati. E’ Givenchy a prendere a buon diritto gran parte delle cronache della giornata di ieri con una sfilata emozionante,  ben pensata e ricca di star.

 

 

Givenchy

 

Per la prima volta in 63 anni di storia della Maison, Givenchy ha lasciato Parigi per presentare la collezione primavera-estate a Newyork. Poco importa che lo show coincidesse con l’apertura del nuovo flagship sull’upper east side, poichè la collezione Givenchy è un tributo a NewYork e all’America intera. In un giorno difficile come l’undici settembre Tisci ricama uno spettacolo dedicato alle differenze di lingue, religioni e razze incrociando cappotti ebrei, drappeggi e pizzi cristiani e ricami buddisti. Stessa cosa per le musiche buddiste, ebraiche e a conclusione l’avemaria. Poetica la coppia che si abbraccia teneramente su un podio e poi si gira a guardare il suggestivo sfondo della Freedom Tower, costruita lì nel vuoto lasciato delle Torri gemelle. Bianco e nero sono i colori rigorosi scelti per la questa sfilata che è un meraviglioso inno di speranza e solidarietà .

 

 

kate spade

 

Deborah Lloyde firma di Kate Spade New York, dopo il lancio della nuova etichetta Broome Street, che ha fatto il suo debutto venerdì, ha scelto di presentare una collezione estiva focalizzata sull’uso quotidiano. I capi presentati sembrano esser capaci di saltare le stagioni conservando quell’estetica giocosa ed  impertinente simbolo e successo del marchio. Tantissime le stampe floreali e le gonne ampie capaci nel contesto di ridare tono e credibilità al brand che negli ultimi anni si era leggermente spento.

 

JAson wu

 

Jason Wu ha dimostrato invece di essersi buttato ormai alle spalle la sua fase minimalista  con una collezione glamour impreziosita da frange sottili e leggeri volant. Romantica e pulita la collezione di Wu non è passata inosservata. Pratica e attraente, con tessuti e modelli molto chic  è stata capace di attirare l’occhio dei presenti.

 

 

zimmerman

 

Promosso a pieni voti anche Zimmermann che presenta una collezione intitolata “Master and Mischief “, capace di mescolare capi ispirati alla tradizione vittoriana a modelli disobbedienti e moderni. Nicky Zimmermann ha dichiarato di aver preso spunto dal romanzo del 1894 di Ethel Turner ” Seven Little Australians “, la storia di un gruppo di fratelli dispettosi. Durante la collezione i motivi floreali e le trasparenze si intrecciano dando vita ad un insieme di capi a metà fra il tradizionale e l’innovativo.

 

pamella roland

 

 

 In chiusura la più criticata della giornata: Pamella Roland che  ha presentato secondo molti  una collezione non all’altezza della location (il Whitney Museum di Chelsea) e della giornata. La collezione seppur elegante non ha soddisfatto  i palati più fini e ha affascinato poco gli addetti ai lavori nonostante i tagli aggraziati e le fasce in stile Miss America.

 

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